IBAN e pagamenti informatici
Ultima modifica 30 dicembre 2021
Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale.
Per i versamenti eseguiti da enti pubblici - girofondi tesoreria unica telematica, gli estremi per il versamento sono:
- Contabilità Speciale di Tesoreria Unica N. 63382, intestata a "Comune di Santa Maria Capua Vetere" c/o la Banca d'Italia
Per i versamenti eseguiti da privati
Codice IBAN per i versamenti da effettuare presso il Banco di Credito Popolare S.C.p.A. , filiale si Santa Maria Capua Vetere - via Giuseppe Bonaparte, quale Tesoreriere dell'Ente.
- IBAN: IT 32 C 05142 75040 T21640000783
- BIC: BCPTITNNXXX
- Conti correnti attivi
Il Codice IBAN
Ormai da qualche anno (esattamente a partire dallo scorso 1° gennaio 2008) è diventato obbligatorio anche per i bonifici nazionali l'utilizzo del codice IBAN (acronimo di International Bank Account Number).
Il codice IBAN, standardizzato e imposto dell'ECBS (European Commettee for Banking Standards), ha così sostituito le tradizionali coordinate bancarie che andavano fornite in precedenza (coordinate ABI e CAB e numero di conto corrente).
Il suo utilizzo è obbligatorio in bonifici e pagamenti, dato che in mancanza dell'IBAN non è possibile, per la banca, eseguire la transazione richiesta.
I codici IBAN, nel nostro paese, sono formati da 27 caratteri, e sono composti da:
- i due caratteri della sigla nazionale (nel caso dell'Italia "IT")
- i due numeri di controllo
- i 23 caratteri del codice BBAN (acronimo di Basic Bank Account Number)
Grafico della struttura di un codice IBAN.
Per l'utilizzo informatico il codice IBAN viene usato con caratteri contigui mentre nella versione cartacea viene spesso rappresentato a gruppi di 4 caratteri.
Riferimento normativo
- Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33
Art. 36 - Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82
Art. 5, c. 2-bis